28 agosto Arena San Domenico ore 21.00
PER CLARINETTO ED ARCHI DA BRAHMS AL JAZZ
Gabriele Mirabassi, clarinetto
Orchestra d’archi Maderna
Germano Mazzocchetti, Superstite è il sole
Gabriele Mirabassi, Intorno a Gorizia (punti di vista su una melodia tradizionale italiana)
Pietro Leveratto. 3 movimenti per clarinetto e archi
Johannes Brahms : quintetto op 115
Marcello Fera : Cyberphonia
Spettacolo con ingresso a pagamento € 10,00
Uno strumento, il clarinetto, la cui traiettoria lo vede protagonista tanto nella musica classica quanto nel jazz e in tante altre musiche popolari e uno strumentista che ha fatto dell'eclettismo e dell'utilizzo di linguaggi diversi la sua marca distintiva. Un programma che entra ed esce dalla musica classica al jazz, alla musica latino americana.
Un viaggio alla ricerca di una musica che racconti il mondo che stiamo vivendo.
W.A.Mozart è stato il primo tra i grandi compositori a scoprire e a sfruttare appieno le potenzialità espressive e tecniche del clarinetto, strumento inventato all'inizio del XVIII secolo.Proprio Mozart ha lasciato nella letteratura per clarinetto quelli che ancora oggi sono unanimemente considerati i suoi più preziosi tesori, come il concerto K622 e il quintetto per clarinetto e archi K581.La storia dello strumento lo vede poi protagonista fisso dell'orchestra classico romantica e novecentesca e destinatario di alcuni capolavori assoluti della storia della musica occidentale, tra i quali senza dubbio spicca il quintetto op.115 di Brahms.
Il clarinetto poi prosegue il suo viaggio nella musica e tra le musiche diventando una delle voci principali di molte espressioni popolari in varie parti del mondo. Il programma che verrà eseguito a Forlì segue questa suggestione, mostrando la doppia anima colta e popolare del clarinetto e testimonia la vitalità e attualità del processo di simbiosi fra la figura dell'interprete e quella del compositore. I pezzi di Germano Mazzocchetti, uno dei massimi compositori italiani specialisti di musica destinata al teatro, di Marcello Fera, violinista, direttore d'orchestra ,compositore , filologo barocco e esperto di musica popolare, e Pietro Leveratto, contrabbassista e scrittore, figura di punta del jazz italiano, sono nati tutti dal rapporto di collaborazione con Gabriele Mirabassi e hanno in comune l'utilizzo di forme proprie della musica classica e l'utilizzo di materiali di provenienza popolare e jazzistica.