La serva Padrona
Giovanni Battista Pergolesi “La serva Padrona” intermezzo buffo in due parti
Rosa Bove, soprano ‘Serpina ‘
Riccardo Novaro, basso ‘Uberto’
Jacopo Sorbini Vespone il servo muto
Alessandro Tampieri , direttore
Orchestra Bruno Maderna
Costumi realizzati da CavaRei
La serva padrona è un intermezzo buffo in due parti musicato da Giovan Battista Pergolesi.
Composta per il compleanno di Elisabetta Cristina di Brunswick-Wolfenbüttel su libretto di Gennaro Antonio Federico, fu rappresentata la prima volta al Teatro San Bartolomeo di Napoli il 5 settembre 1733
Un ricco e attempato signore di nome Uberto ha al suo servizio la giovane e furba Serpina che, con il suo carattere prepotente, approfitta della bontà del suo padrone. Uberto, per darle una lezione, le dice di voler prendere moglie; Serpina gli chiede di sposarla, ma lui, anche se è molto interessato, rifiuta. Per farlo ingelosire Serpina gli dice di aver trovato marito, un certo capitan Tempesta, che in realtà è l'altro servo di Uberto (Vespone il muto) travestito da soldato. Serpina chiede a Uberto una dote di 4000 scudi; Uberto, pur di non pagare, sposerà Serpina, la quale da serva diventa finalmente padrona.